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Servillo, chi è lontano dall'umano pensa che guerra non sia vera

2025-07-22     IDOPRESS

"L'esperienza dello

spettacolo dal vivo - ahimè - si va sempre più riducendo perché

qualcuno,che non ci passa neanche per un luogo come Giffoni,ha

interesse che tutti stiano nelle case da soli a guardare cose

inframmezzate da spot pubblicitari. Quello ci allontana dalla

dimensione dell'umano ci fa sembrare anche la tragedia di una

guerra come qualcosa che appartiene al mondo della

rappresentazione. Non è reale e quindi non è umano e quindi ci

lascia indifferenti". Lo dice,infiammando la platea dei giovani

del Giffoni Film Fest,Toni Servillo premettendo che "il teatro

è una delle ultime esperienze di spettacolo che è totalmente

affidata a una condivisione umana,a uno spazio e a un tempo

condiviso che è umano,ha uno sforzo fisico,intellettuale,di

concentrazione che è umano".

Servillo aggiunge che il teatro gli ha dato la possibilità di

rimanere con i piedi a terra. "Se ci sono riuscito - ammette -

non devo essere io a dirlo,ma se ho intrapreso una strada di

umanità,la devo al teatro. D'altronde in questo senso uno dei

libri più belli di Giorgio Strehler si intitola Per un teatro

umano".


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