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Greenpeace, aziende inquinanti paghino per ondate di calore

2025-09-11     HaiPress

"Molte delle ondate di calore

verificatesi da inizio secolo non sarebbero state possibili

senza l'enorme contributo in termini di emissioni delle

principali aziende petrolifere,che pertanto devono essere le

prime a pagare il costo economico della crisi climatica che

stanno causando,anziché farlo ricadere sul resto della

società". E' quanto chiede Greenpeace in una nota facendo

riferimento ad uno studio dell'istituto ETH Zürich pubblicato su

Nature,secondo il quale le emissioni di 180 grandi società dei

combustibili fossili e del cemento hanno reso più intense e

molto più probabili oltre 200 ondate di calore registrate dal

2000 al 2023 in tutto il mondo.


«Da tempo sappiamo con certezza che l'intensificazione delle

ondate di calore è una diretta conseguenza della crisi climatica

di origine antropica,ma da oggi possiamo anche stimare il

contributo e le responsabilità delle aziende più inquinanti,a

partire dalle compagnie dei combustibili fossili",dichiara

Federico Spadini della campagna Clima di Greenpeace Italia che

chiede che le aziende dei combustibili fossili "vengano

costrette a pagare per i disastri climatici che stanno

contribuendo a provocare mediante l'introduzione di meccanismi

specifici come multe o forme di tassazione promosse dai

governi".


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