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Rabat nega libertà a 'Betty' Lachgar attivista dei diritti

2025-08-29     HaiPress

Il Tribunale di Rabat ha respinto la

richiesta di rilascio provvisorio per l'attivista femminista

Ibtissam "Betty" Lachgar,accusata di "blasfemia e attacco alla

religione musulmana". La prossima udienza ordinaria del processo

è stata rinviata alla prossima settimana tra qualche tensione in

aula dovuta a rigidi controlli e perquisizioni sistematiche.

Lachgar,figura di spicco del Movimento Alternativo per le

Libertà Individuali (Mali),è stata arrestata lo scorso 13

agosto,per aver postato sui social una foto di se stessa con

una maglietta ritenuta blasfema. È così tornato alla ribalta il

dibattito sulla libertà di coscienza e di espressione in

Marocco. La Costituzione marocchina garantisce infatti la

libertà di espressione,ma il Codice penale mantiene

disposizioni severe relative alla religione,alla moralità e

all'ordine pubblico. L'attivista è apparsa debilitata in

tribunale,si è presentata vestita con una jellaba e un leggero

velo,con una benda che le copriva la spalla sinistra.


Il suo team di difesa sostiene che soffra di una grave

lesione che richiede un intervento chirurgico urgente,poiché

rischia l'amputazione parziale del braccio. La richiesta di

libertà è subordinata alle cure mediche. L'accusa ha respinto la

richiesta,adducendo il rispetto del quadro giuridico e dei

requisiti giudiziari.


Lachgar,secondo quanto riferito,rimane in isolamento e non

può partecipare neanche all'ora d'aria. I suoi avvocati

descrivono il trattamento come "un attacco alla dignità" e

chiedono una migliore assistenza sanitaria durante la

detenzione.


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