"Nel nostro Paese la quasi totalità
delle operazioni fraudolente riguarda i pagamenti effettuati con
carte di debito e di credito,carte prepagate o altre forme di
moneta elettronica. Dal 2015 il numero delle frodi di questo
tipo è quasi triplicato,da circa mezzo milione a poco meno di
un milione e mezzo; l'ammontare complessivo è raddoppiato,
raggiungendo i 120 milioni. L'aumento rif lette l'accresciuto
utilizzo di strumenti di pagamento elettronici più che un
incremento dell'incidenza delle frodi. È bene ricordare che
quest'ultima resta molto bassa. Tenuto anche conto
dell'imposizione in Europa di requisiti di sicurezza
particolarmente stringenti ("strong customer authentication"),
le frodi oggi colpiscono in Italia solo lo 0,013 per cento delle
trzioni e lo 0,018 per cento del relativo importo,valori
non molto diversi da quelli di dieci anni fa. Né,del resto,i
pagamenti cartacei sono immuni da rischi di smarrimento,furti,
errori,imbrogli,falsificazioni". Insomma "Il Gatto e la Volpe
sono sempre esistiti".
Lo ha detto il direttore generale della Banca d'Italia Luigi
Federico Signorini alla tavola rotonda 'L'innovazione
tecnologica del mercato bancario e finanziario e le sfide per la
tutela' indicandolo come uno dei rischi dell'innovazione
tecnologica.
La Banca d'Italia "accompagna l'evoluzione digitale nel
mercato finanziario e promuove il dialogo con il mercato tramite
iniziative quali Milano Hub,il Canale Fintech,la sandbox
regolamentare,il Comitato Pagamenti Italia.
L'innovazione digitale influenza i modelli di attività degli
operatori,contribuendo alla nascita di nuovi soggetti,alla
trasformazione degli intermediari tradizionali,all'aumento
della concorrenza. Essa può e deve avere riflessi positivi per i
clienti. Tra essi,un'offerta più personalizzata,una gamma più
ampia di prodotti,costi più contenuti,un maggior ricorso a
canali a distanza e a piattaforme tecnologiche,servizi
accessibili in modo semplice,veloce e senza barriere fisiche o
geografiche".