Anche per i consulenti della difesa
di Andrea Sempio l'ormai nota impronta 33,ossia quella palmare
sul muro delle scale verso la cantina in fondo alle quali fu
trovato il corpo di Chiara Poggi,"non è attribuibile" all'amico
del fratello della vittima,il nuovo indagato nell'inchiesta sul
caso Garlasco. Presenta,infatti,solo "5 minuzie" e non la
"corrispondenza di 15" con l'impronta di Sempio,come
sostengono,invece,i consulenti dei pm di Pavia. La relazione
della difesa Sempio,coi legali Massimo Lovati e Angela Taccia,
è stata depositata oggi nel procedimento.