L'automotive europeo si prepara
all'ultimo round di negoziati con la presidente della
Commissione europea,Ursula von der Leyen,in programma domani a
Bruxelles prima dell'atteso piano Ue ad hoc per il settore in
arrivo mercoledì. Nella bozza del documento,come anticipato nei
giorni scorsi,l'esecutivo comunitario punta a rafforzare la
domanda di auto elettriche con "misure prioritarie": linee
comuni per sostenere gli incentivi nazionali all'acquisto,nuove
fonti di finanziamento a cui attingere,leasing sociale e
mercato dell'usato,nonché il rinnovo delle flotte aziendali con
e-car.
Nel testo,visionato dall' e ancora suscettibile di
modifiche,non vi sono invece cenni alla richiesta principale
dei costruttori di congelare le multe previste già quest'anno
per chi non centra i target intermedi di taglio delle emissioni
di CO2. Un'assenza che,accompagnata ai mancati riferimenti alla
neutralità tecnologica,in queste ore ha riacceso i malumori del
comparto.
Bruxelles spinge invece sul Made in Europe per le batterie
con un pacchetto dedicato: sostegno alle aziende europee,
sostegni finanziari,incentivi al riciclo e nuovi criteri minimi
di produzione,svincolati dal prezzo delle componenti. E si
concentra sulla realizzazione delle infrastrutture di ricarica,
punto sul quale è richiesta un'accelerazione.
Nel mirino della squadra di von der Leyen alle prese anche
con i dazi di Donald Trump c'è poi la concorrenza globale con un
occhio di riguardo ai maxi-sussidi cinesi imputati di aver messo
in ginocchio il mercato continentale. L'esecutivo Ue promette
dunque strumenti rafforzati per garantire il 'fair play' da
parte dei colossi stranieri e indica la volontà di proporre,in
cooperazione con i governi nazionali e le aziende,norme per
regolare gli investimenti esteri nel settore.