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Biden: negli Usa si sta formando una pericolosa oligarchia

2025-01-16     HaiPress

"Oggi in America sta prendendo

forma un'oligarchia di estrema ricchezza,potere e influenza": è

questo il monito più forte lanciato dal presidente americano Joe

Biden nel suo discorso d'addio alla nazione dallo Studio ovale,

a cinque giorni dall'insediamento di Donald Trump.


Un intervento in diretta tv di soli 20 minuti in cui,

chiudendo una carriera politica di 50 anni,Biden ha rivendicato

i successi della sua presidenza per cementare la propria eredità

e lanciato una serie di avvertimenti sui rischi per la

democrazia. A partire dalla formazione di un'oligarchia di

miliardari,quella corte di ceo che si sta coalizzando intorno

al suo erede: da Elon Musk a Jeff Bezos e Mark Zuckerberg,anche

se non li ha nominati.


Citando i moniti del presidente Dwight Eisenhower sul

complesso militare-industriale quando lasciò l'incarico,Biden

ha detto di essere "altrettanto preoccupato per la potenziale

ascesa di un complesso tecnologico-industriale che potrebbe

rappresentare un pericolo reale anche per il nostro Paese". Non

a caso il suo discorso è iniziato con l'immagine della Statua

della libertà che "non è ferma,ma in marcia" perché "l'idea

dell'America,le nostre istituzioni,il nostro popolo,i nostri

valori sono costantemente messi alla prova". Da qui il suo

appello a salvaguardare le istituzioni,a mantenere la

separazione dei poteri e il sistema dei "checks and balances",

ossia dei controlli e degli equilibri degli stessi poteri,

evitando ogni "abuso di potere". In questo contesto si colloca

anche la sua proposta di modificare la Costituzione per

"chiarire che nessun presidente è immune dai crimini che

commette mentre è in carica": un'allusione alla recente sentenza

della Corte suprema Usa che ha salvato Trump dai processi più

insidiosi.


Biden ha lanciato altri due moniti: uno contro le "forze

potenti che vogliono esercitare la loro influenza incontrollata

per eliminare le misure che abbiamo adottato per affrontare la

crisi climatica"; l'altro contro la valanga di disinformazione

che ha seppellito gli americani,tra il "crollo della libertà di

stampa" e i social media che "rinunciano a verificare i fatti",

come ha annunciato recentemente anche Mark Zuckerberg per le sue

piattaforme Meta. Il presidente Usa,ai minimi del consenso

(33%),ha vantato i suoi risultati e spiegato che "ci vorrà del

tempo per sentire l'impatto di tutto ciò che abbiamo fatto

insieme,ma i semi sono stati piantati e cresceranno e

fioriranno per i decenni a venire". Tra i successi ha

rivendicato in apertura anche l'accordo su Gaza,sottolineando

che "il piano è stato sviluppato e negoziato dal mio team e sarà

implementato dall'amministrazione entrante,che è stata

costantemente informata".


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