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Concordia,13 anni fa il naufragio che costò la vita a 32 persone

2025-01-14     IDOPRESS

Quell'immenso gigante di metallo

poggiato su di un fianco di fronte all'Isola del Giglio resta

una delle immagini che ha segnato indelebilmente la storia

d'Italia. E oggi,a 13 anni di distanza,il naufragio della

Costa Concordia resta ancora una ferita aperta nel cuore dei

familiari delle 32 persone che,la sera del 13 gennaio 2012,

trovarono la morte a causa di una serie interminabile di errori

costati 16 anni di carcere al principale responsabile di quella

tragedia,il comandante Francesco Schettino.


Alle 18.57 del 13 gennaio 2012 la Costa Concordia,con a

bordo 4.229 persone,salpa da Civitavecchia per l'ultima tappa

della crociera nel mar Mediterraneo in direzione di Savona. Alle

21.42 urta uno scoglio nei pressi del Giglio,per una manovra

sottocosta,il cosiddetto "inchino",che il comandante aveva

deciso di fare proprio di fronte all'abitato. Un azzardo che

costò la vita a 32 persone. Già nelle prime ore emerge,in

negativo,il ruolo di Schettino,su cui si indirizzano le

indagini. Il comandante viene arrestato il 16 gennaio e finisce

prima in carcere e poi ai domiciliari (confermati poi in

Cassazione). Il giorno successivo viene diffusa la telefonata

con il capitano della Capitaneria di Livorno,Gregorio De Falco:

l'ordine di quest'ultimo a Schettino,quel "vada a bordo,

c....",fa il giro del mondo.


Il 18 giugno 2012 partono le operazioni di rimozione della

Concordia con le manovre per il 'taglio' dell'albero della nave.


Esecutore del progetto un consorzio di imprese guidato dalla

statunitense Titan e dall'italiana Micoperi. Il 5 luglio vengono

revocati i domiciliari per Schettino,per il quale resta però

l'obbligo di dimora a Meta di Sorrento. Sul finire dell'anno,il

20 dicembre,si chiudono le indagini: 8 gli indagati,compreso

Schettino. Per lui le accuse sono di omicidio plurimo colposo,

naufragio,abbandono di persone incapaci di provvedere a se

stesse,abbandono di nave,omessa comunicazione dell'incidente

alle autorità marittime. Il 15 gennaio 2013,due giorni dopo il

primo anniversario della tragedia,i Comuni del Giglio e di

Monte Argentario vengono insigniti della medaglia d'oro al valor

civile per gli aiuti offerti ai naufraghi.


Sul fronte processuale ad aprile il gip accoglie la richiesta

di Costa Crociere,che patteggia una sanzione da un milione di

euro ed esce dall'inchiesta. Il 22 maggio 2013 il gup rinvia a

giudizio Schettino per tutti i reati contestati revocando

l'obbligo di dimora. A luglio arrivano le prime condanne: cinque

coimputati patteggiano pene tra un anno e 6 mesi e due anni e 10

mesi. Il 15 febbraio 2015 - con il relitto della Costa Concordia

trainato nel porto di Genova ormai da oltre sei mesi - arriva la

sentenza di condanna a 16 anni per Schettino,confermata poi

anche dalla corte d'appello di Firenze. La conferma in via

definitiva arriva,invece,il 12 maggio 2017 in Cassazione.


Schettino si costituisce nel carcere romano di Rebibbia dov'è

tutt'ora detenuto. Nel 2022 anche la Corte europea dei diritti

umani di Strasburgo conferma la condanna. Il prossimo 4 marzo ci

sarà l'udienza per la richiesta di semilibertà avanzata da

Schettino dopo aver maturato il termine che gli consente di

accedere a misure alternative al carcere.


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