Era un 'child neglect',ovvero un
bimbo sottopeso,fortemente disidratato e trascurato,il piccolo
di circa 3-4 settimane trovato morto nella culla termica
allestita nella parrocchia di San Giovanni Battista di Bari il 2
gennaio scorso. Il piccolo,un maschietto,pesava 2 chili e 800
grammi ed era stato partorito a termine,forse non in ospedale,
anche se quest'ultima è solo un'ipotesi. Sono questi i nuovi
particolari che emergono all'autopsia compiuta ieri sul neonato,
che sarebbe morto orientativamente per ipotermia,anche se per
stabilirlo con certezza serviranno i risultati degli esami
istologici. Se il piccolo non fosse stato così trascurato - a
quanto viene riferito da fonti vicine alle indagini - si sarebbe
potuto salvare,nonostante il mancato azionamento dell'allarme
della culla collegato al telefono del parroco e il mancanto
funzionamento del riscaldamento della culla stessa.
Il piccolo ha anche delle piccole escoriazioni alle caviglie,
assolutamente trascurabili e molto superficiali,forse provocate
da parassiti cutanei. Resta ora da stabilire se il bimbo sia
stato messo nella culla quando era ancora vivo oppure quando era
già morto,anche se le prime valutazioni investigative
propendono per la prima ipotesi. Infatti,la temperatura del
cadavere era la stessa della stanza,particolare questo che fa
ipotizzare agli inquirenti che il bimbo sia rimasto nella culla
termica per molto tempo,fino alla morte.