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Da Chaplin a The Palace, un Capodanno per cinefili

2024-12-29     IDOPRESS

(di Giorgio Gosetti)

Nei giorni delle feste il cinema

rimane l'appuntamento principe,come confermano gli incassi

delle sale in questi giorni. Ma nel diluvio di offerte

televisive che accompagnano il Capodanno può essere stimolante

cercare,magari con l'aiuto delle piattaforme,qualche proposta

alternativa ambientata proprio alla fine dell'anno.


- LA FEBBRE DELL'ORO di e con Charlie Chaplin. Girato nel

1925 e poi "rinfrescato" dalla colonna sonora voluta dallo

stesso Chaplin,segna il ritorno di Charlot,l'amato omino dalle

mille disgrazie cui fa fronte sempre col sorriso. Qui è un

cercatore d'oro nel gelo del Klondike che si difende da compagni

senza scrupoli,fa amicizia col gigantesco Giacomone,trova

l'amore nella notte di Capodanno.


- RISATE DI GIOIA di Mario Monicelli (1960). Viene dalla

penna di Alberto Moravia l'unico film in cui divisero la scena

Anna Magnani e Totò. In una ridda di veglioni dal gusto amaro,

incrociano i loro destini Gioia (la bionda Magnani che si

arrabatta come "generica" a Cinecittà) e il timido Umberto,

detto Infortunio,che fa da spalla al ladro Lello (Ben Gazzara)

e cerca senza successo di derubare gli invitati alle feste. Per

un malinteso,all'alba,Gioia finirà in carcere,ma all'uscita

troverà Umberto ad aspettarla.


- L'APPARTAMENTO di Billy Wilder (1960). Non risparmia

nessuno la commedia amara di C.C. Baxter,timido impiegato di

una grande compagnia d'assicurazioni,costretto a cedere casa ai

superiori per i loro incontri clandestini,innamorato senza

speranza della collega Fran che sceglie proprio il suo

appartamento per tentare il suicidio dopo una delusione d'amore.


Un capolavoro di satira e romanticismo con Jack Lemmon e Shirley

MacLaine.


- CAROL di Todd Haynes (2015). Ambientato nell'America degli

anni '50,interpretato da Cate Blanchett e Rooney Mara in stato

di grazia e tratto da un raro romanzo sentimentale di Patricia

Highsmith,è la più bella storia d'amore al femminile apparsa

sullo schermo. La bellissima Carol Aird sta uscendo da un

difficile divorzio quando incontra la giovane fotografa Therese

e se ne innamora senza riserve,incurante dei pregiudizi della

buona società. Rimarrà sola alla fine,ma la loro notte d'amore

l'ultima sera dell'anno rimarrà un ricordo indelebile.


- FANTOZZI di Luciano Salce (1975). Capostipite della celebre

saga che ci restituisce la risata delle "slapstick comedies" pur

con un sottofondo di critica sociale che vede un maestro in

Paolo Villaggio. Tutti ricordano l'insuperabile "polentata" a

Courmayeur che ha nel ragionier Fantozzi lo sfortunato

protagonista,ma in realtà il fatidico veglione si svolge

qualche tempo prima in un gelido scantinato: la festa aziendale

è organizzata dal collega Filini e si conclude con la

distruzione della Bianchina di Fantozzi.


- HARRY TI PRESENTO SALLY di Rob Reiner (1989). Nel genere

delle commedie romantiche il duetto tra Billy Crystal e Meg Ryan

ha sempre un posto d'onore grazie alla scintillante

sceneggiatura di Nora Ephron e all'alchimia dei due

protagonisti. Attraverso un decennio d'amicizia,amore,baruffe

e riconciliazioni,Harry e Sally percorrono quel tratto di vita

che fa scoprire a entrambi il senso della vita e si conclude con

un bacio appassionato all'alba della fatidica notte.


- STRANGE DAYS di Kathryn Bigelow (1995). Titolo esemplare

della fantascienza distopica,ambientato nella notte di

capodanno del 2000,quando lo spacciatore ed ex poliziotto Larry

Nero e la prostituta Iris si baceranno al termine di una

disperata caccia all'uomo che li vede prede ma anche testimoni

chiave di un delitto. Non è solo un trionfo di effetti speciali,

ma la conferma del talento di una grande regista e di due attori

allora non ancora diventati star: Ralph Fiennes e Angela

Bassett. Produce James Cameron e se ne avverte l'impronta.


- L'ULTIMO CAPODANNO di Marco Risi (1998). Anche l'Italia

sfodera una tragicommedia futuribile nel segno della generazione

letteraria dei "Cannibali",allora capeggiata da Aldo Nove e

Niccolò Ammanniti (autore del racconto ispiratore del film).


Storia corale con improbabili protagonisti le cui vite si

intrecciano a capodanno con tinte grottesche e finale

apocalittico. A rivederlo oggi è un autentico pantheon di volti

famosi,dalla bellissima Monica Bellucci a Claudio Santamaria,

da Alessandro Haber a Ricky Memphis,Marco Giallini,Francesca

D'Aloja,Antonella Steni. E non mancano personaggi inattesi come

Iva Zanicchi,Beppe Fiorello,Adriano Pappalardo.


- IL DIARIO DI BRIDGET JONES di Sharon McGuire (2001). Si

torna a sorridere con le sfortunate vicissitudini della goffa

Bridget,in cerca d'amore e finalmente premiata dal bacio di

Colin Firth dopo uno sfortunato flirt con il donnaiolo Hugh

Grant cominciato proprio sotto il vischio. Film prediletto dai

trentenni insicuri e scelto spesso per un sorriso durante le

feste,deve tutto all'energia contagiosa di Renée Zellweger.


- HIGH SCHOOL MUSICAL di Kenny Ortega (2006). Un musical che

si adatta alle regole del rock & pop con Zac Efron pronto a

diventare un divo generazionale: la struttura è quella di Romeo

e Giulietta,ma i numeri di ballo sono mozzafiato e tutto

comincia con un bacio galeotto al veglione del college.


- IL FILO NASCOSTO di Paul Thomas Anderson (2017). Non è

certo un titolo rassicurante ma l'appassionato di cinema

riconoscerà la maestria del regista nella tormentata storia

d'amore dello stilista Daniel Day-Lewis e della sua prediletta

Alma (Vicky Krieps) che ne sarà vittima e carnefice anche in una

pericolosa cena di fine d'anno. Da vedere.


- L'AMORE NON VA IN VACANZA di Nancy Meyers (2006). Destini

incrociati per le solitudini di Kate Winslet e Cameron Diaz,in

cerca d'amore tra America e Inghilterra,ma destinate a trovare

il compagno ideale proprio alla fine dell'anno. Commedia

romantica con cast affiatato e sceneggiatura senza sorprese.


- THE PALACE di Roman Polanski (2023). Sorprende invece

l'ultima regia del grande autore polacco,memore di un terribile

capodanno vissuto in un grande albergo svizzero e qui rievocato

in una farsa degna del grand guignol. Ad alcuni il film ha

ricordato le scenette dei cinepanettoni,ma il graffio feroce

del regista mette tutti alla berlina,sfoderando per il veglione

dei ricchi un campionario umano degno dello zoo.


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