Honda formalizzerà la cancellazione
dell'accordo con General Motors che prevedeva una joint venture
per lo sviluppo di taxi a guida autonoma,dopo che la casa
automobilistica statunitense ha anticipato lo stop agli
investimenti nel settore. I due costruttori auto avevano
pianificato di iniziare le operazioni di taxi a Tokyo nel 2026,
utilizzando un veicolo classificato come veicolo autonomo di
livello 4,la seconda scala più alta delle cinque previste per
questa tecnologia. Tale livello significa che i veicoli sono
completamente automatizzati in determinate condizioni.
In un comunicato rilasciato ieri,Gm aveva dichiarato che non
avrebbe più stanziato fondi per lo sviluppo di taxi senza
conducente,citando il "tempo e le risorse considerevoli che
sarebbero necessarie per le attività",oltre alle pressioni di
un mercato che diventa "sempre più competitivo". Honda ha reso
noto che cederà alla casa automobilistica statunitense le sue
partecipazioni in una divisione specializzata nel settore.
Rispetto ad altri Paesi come gli Stati Uniti e la Cina,il
Giappone fa fatica a tenere il passo sui piani di sviluppo dei
taxi a guida autonoma,in un contesto demografico che registra
la progressiva contrazione della popolazione,e la allarmante
carenza di autisti nel settore dei trasporti.