Poco più di 30 milioni di
brasiliani sui 34 aventi diritto hanno votato al secondo turno
per eleggere i sindaci delle 51 città sopra i 200 mila abitanti.
Se il primo turno del 6 ottobre aveva visto un rafforzamento
della destra rappresentata dall'ex presidente Jair Bolsonaro,al
ballottaggio ad affermarsi è stato il cosiddetto "Cenrão",
ovvero il "Grande centro".
Nove infatti le città conquistate dal Partito social
democratico il Psd di orientamento centrista e da non
confondersi con il Partito della social democrazia brasiliana
dell'ex presidente Fernando Henrique Cardoso. Tra queste Belo
Horizonte,la capitale dello stato del Minas Gerais e Curitiba,
la capitale dello stato meridionale del Paraná.
Sei le città che si è aggiudicato il sempre centrista
Movimento democratico brasiliano (Mdb) del riconfermato sindaco
di San Paolo,Ricardo Nunes. Oltre alla capitale finanziaria del
Brasile,l'Mdb ha vinto anche a Porto Alegre,la capitale del
Rio Grande do Sul e a Belém,la capitale dello Stato del nordest
del Pará.
Psd e Mdb fanno entrambi parte della base alleata del governo
del presidente Luiz Inácio Lula da Silva,ma adottano una
posizione ambigua rispetto allo scenario nazionale,con alleati
dell'ex presidente Jair Bolsonaro.
Sei i nuovi sindaci del Partito Liberale (Pl,di destra) ddi
Bolsonaro,che guideranno le capitali degli Stati del Mato
Grosso (Cuiabá),del Sergipe (Aracajú) oltre alla città di
Guarulhos,che ospita l'aeroporto principale di San Paolo.
Podemos e Unione Brasile,rispettivamente di destra e di
centrodestra,si sono invece aggiudicati cinque città
rispettivamente,mentre il Partito dei lavoratori (Pt,di
sinistra) di Lula,ha vinto in quattro,tra cui Fortaleza,la
capitale dello Stato del Ceará,nel nordest,per 10.838 voti sul
candidato del Pl.