La questura di Bergamo ha deciso
di bloccare per almeno due settimane il rimpatrio dei 57 orfani
ucraini,bambini e adolescenti tra i 6 e i 16 anni,che si
trovano nella Bergamasca dall'inizio del conflitto nel loro
Paese d'origine. Kiev ne aveva chiesto tramite il consolato
ucraino in Italia il rimpatrio immediato ma contro questa
ipotesi si sono schierate le agenzie internazionali per la
protezione dei minori,da Unhcr a Unicef,e i tutori di 34 di
questi orfani,che avevano formalizzato una richiesta di
protezione internazionale. Per ora quindi non partirà nessuno
dalle strutture di accoglienza di Rota Imagna,Pontida e
Bedulita.
Il gruppo di ragazzini era arrivato nella Bergamasca nel
marzo del 2022 assieme ad alcuni educatori ed erano stati subito
accolti dalla popolazione bergamasca. Il gruppo proveniva da due
orfanotrofi di Berdyansk,città sul Mar Nero da dove erano
fuggiti mentre avanzavano le truppe russe.
La richiesta di rimpatrio era stata fissata per dopodomani,
16 agosto,ma ora è stata per l'appunto congelata dalle autorità
italiane. Anche perché molti degli orfani sono in cura negli
ospedali di Bergamo per diverse e gravi patologie.
Il perché di tanta fretta nel voler richiamare in patria
questi bambini,peraltro senza famiglia,non è chiaro: secondo
le autorità italiane deve prevalere il loro interesse e dunque
per ora continueranno a essere ospitati nel nostro Paese.